Il percorso
dell’amore
Viaggio nella storia d’amore
di Giulietta & Romeo.
Itinerari
Scegli i luoghi indimenticabili che riservano ai propri ospiti un’accoglienza di cuore nel segno di Giulietta e Romeo.
Travisio - Chiusaforte
Itinerario 1
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Chiusaforte - Osoppo
Itinerario 2
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Osoppo - Savorgnano al Torre
Itinerario 3
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Savorgnano al Torre - Brazzacco Superiore
Itinerario 4
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Brazzacco Superiore - Udine
Itinerario 5
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Udine - Remanzacco
Itinerario 6
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Remanzacco - Cividale del Friuli
Itinerario 7
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Cividale del Friuli - Manzano
Itinerario 8
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Manzano - Palmanova
Itinerario 9
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Palmanova - Gradisca d'Isonzo
Itinerario 10
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Gradisca d'Isonzo - Grado
Itinerario 11
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Grado - Marano Lagunare
Itinerario 12
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Marano Lagunare - Ariis di Rivignano Teor
Itinerario 13
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Ariis di Rivignano Teor - Lignano Sabbiadoro
Itinerario 14
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Lignano Sabbiadoro - Bibione
Itinerario 15
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Tarvisio – Chiusaforte: itinerario 1
Un luogo del cuore che ci accoglie
Tarvisio è la porta d’ingresso del Percorso dell’Amore e contemporaneamente il punto di passaggio che segna, a pochi chilometri di distanza, la fine della storia, con l’uccisione a Villacco nel 1512 di Antonio Savorgnan, zio di Luigi Da Porto e capo della fazione filo-veneziana degli Zamberlani che l’anno precedente aveva massacrato a Udine quella degli Strumieri.
Dopo quel massacro Antonio aveva tradito Venezia passando all’Impero, creando così una spaccatura interna con il resto della famiglia Savorgnan rimasta fedele a Venezia.
Nel 1516 la spaccatura fu ricomposta grazie al matrimonio politico tra Lucina e Francesco Savorgnan, erede di Antonio. Luigi non poté farci niente.
La presenza militare veneziana
Il luogo era dal 1420 sotto il dominio della Serenissima che lo considerava strategico in relazione ai dazi che si ricavava dal passaggio di persone e merci.
Il patriarca Ludovico di Tech se ne riappropriò temporaneamente nel 1422.
Chiusaforte divenne teatro di continue guerre tra i Veneziani e gli Imperiali.
Chiusaforte – Osoppo: itinerario 2
La presenza militare veneziana
Il luogo era dal 1420 sotto il dominio della Serenissima che lo considerava strategico in relazione ai dazi che si ricavava dal passaggio di persone e merci.
Il patriarca Ludovico di Tech se ne riappropriò temporaneamente nel 1422.
Chiusaforte divenne teatro di continue guerre tra i Veneziani e gli Imperiali.
Due cuori al sicuro
La rocca fortificata diventerà nel 1514 l’orgoglio della famiglia Savorgnan del Monte, grazie ai 45 giorni di resistenza accanita di Girolamo Savorgnan contro l’assedio degli Imperiali.
Fino al 1515 Osoppo fu in comproprietà tra Girolamo e Maria Savorgnan, madre di Lucina.
In questo luogo, quindi, Lucina può aver trovato l’occasione per rivedere Luigi Da Porto dopo il loro incontro d’amore alla festa mascherata di Udine.
Osoppo – Savorgnano al Torre: itinerario 3
Due cuori al sicuro
La rocca fortificata diventerà nel 1514 l’orgoglio della famiglia Savorgnan del Monte, grazie ai 45 giorni di resistenza accanita di Girolamo Savorgnan contro l’assedio degli Imperiali.
Fino al 1515 Osoppo fu in comproprietà tra Girolamo e Maria Savorgnan, madre di Lucina.
In questo luogo, quindi, Lucina può aver trovato l’occasione per rivedere Luigi Da Porto dopo il loro incontro d’amore alla festa mascherata di Udine.
La Torre di Giulietta
La torre dedicata a Lucina, detta la ‘Torre di Giulietta’, fa parte del complesso della villa dei Savorgnan.
Un luogo romantico e pieno di fascino, magia di incontri cavallereschi e amori di dame.
Anche qui, al castello della Motta, si svolsero lunghi assedi, tanto che l’Imperatore tedesco volle demolire la rocca nel 1413, appena ne ebbe l’occasione.
Savorgnano al Torre – Brazzacco Superiore: itinerario 4
La Torre di Giulietta
La torre dedicata a Lucina, detta la ‘Torre di Giulietta’, fa parte del complesso della villa dei Savorgnan.
Un luogo romantico e pieno di fascino, magia di incontri cavallereschi e amori di dame.
Anche qui, al castello della Motta, si svolsero lunghi assedi, tanto che l’Imperatore tedesco volle demolire la rocca nel 1413, appena ne ebbe l’occasione.
Brazzacco Superiore – Udine: itinerario 5
I Brazzà
Nel 1500 i Brazzà furono tra le famiglie saccheggiate da una delle fazioni dei Savorgnan.
I Savorgnan Brazzà hanno avuto il grande merito di aver considerato per primi la rivelazione di Cecil Clough del 1985 e l’hanno ospitato nel loro castello.
L’incontro e la scintilla d’amore
La piazza si trova al posto del grande Palazzo Savorgnan, demolito a metà ‘500. Qui scoccò la scintilla d’amore tra il capitano Luigi Da Porto e la giovane Lucina Savorgnan.
Una storia di pochi mesi, intensi e segreti, dal febbraio al giugno 1511 quando il loro destino cambiò di nuovo. Il loro amore, però, diventò fonte di ispirazione per Luigi e continuò in veste poetica – quella di Giulietta e Romeo.
26 febbraio 1511. La giovane Lucina, alias Giulietta, viene ricordata da Gregorio Amaseo, (1464 -1541) umanista dell’epoca, alla festa a Udine: “… a casa de madonna Maria Savorgnana, dove se danzava, sonando dil continuo d’un clavizimbano, et in consonantia cantando degnamente madonna Lucina sua figliola, donzella pellegrina, et visto lì alquanti balli fin al tardi…”
Udine – Remanzacco: itinerario 6
L’incontro e la scintilla d’amore
La piazza si trova al posto del grande Palazzo Savorgnan, demolito a metà ‘500. Qui scoccò la scintilla d’amore tra il capitano Luigi Da Porto e la giovane Lucina Savorgnan.
Una storia di pochi mesi, intensi e segreti, dal febbraio al giugno 1511 quando il loro destino cambiò di nuovo. Il loro amore, però, diventò fonte di ispirazione per Luigi e continuò in veste poetica – quella di Giulietta e Romeo.
26 febbraio 1511. La giovane Lucina, alias Giulietta, viene ricordata da Gregorio Amaseo, (1464 -1541) umanista dell’epoca, alla festa a Udine: “… a casa de madonna Maria Savorgnana, dove se danzava, sonando dil continuo d’un clavizimbano, et in consonantia cantando degnamente madonna Lucina sua figliola, donzella pellegrina, et visto lì alquanti balli fin al tardi…”
Luogo di battaglie rinascimentali
Il 1º agosto 1509 nei pressi delle campagne di Orzano vi fu uno scontro tra i cittadini udinesi, guidati da Antonio Savorgnan, zio di Luigi Da Porto, e un distaccamento dell’esercito tedesco che in quei giorni stava assediando Cividale del Friuli.
Gli udinesi, tragicamente impreparati, ebbero la peggio. Posizionato sull’asse che collega Cividale del Friuli a Udine.
Remanzacco – Cividale del Friuli: itinerario 7
Luogo di battaglie rinascimentali
Il 1º agosto 1509 nei pressi delle campagne di Orzano vi fu uno scontro tra i cittadini udinesi, guidati da Antonio Savorgnan, zio di Luigi Da Porto, e un distaccamento dell’esercito tedesco che in quei giorni stava assediando Cividale del Friuli.
Gli udinesi, tragicamente impreparati, ebbero la peggio. Posizionato sull’asse che collega Cividale del Friuli a Udine.
Romeo, il capitano dei cavalleggeri
Dal marzo 1510 al marzo 1511 alloggiarono qui Luigi Da Porto e i cinquanta balestrieri a cavallo da lui comandati.
La città, a quel tempo chiamata Cividale d’Austria, era in posizione strategica ed era luogo di conflitti ed eroiche resistenze.
Un luogo che ispirò poeticamente Luigi quando nelle sue lettere storiche ne descrisse i forti uomini, le belle donne, la natura e le acque.
Da qui Luigi, alias “Romeo”, partì per partecipare alla festa in maschera in cui incontrò Lucina.
Cividale del Friuli – Manzano: itinerario 8
Romeo, il capitano dei cavalleggeri
Dal marzo 1510 al marzo 1511 alloggiarono qui Luigi Da Porto e i cinquanta balestrieri a cavallo da lui comandati.
La città, a quel tempo chiamata Cividale d’Austria, era in posizione strategica ed era luogo di conflitti ed eroiche resistenze.
Un luogo che ispirò poeticamente Luigi quando nelle sue lettere storiche ne descrisse i forti uomini, le belle donne, la natura e le acque.
Da qui Luigi, alias “Romeo”, partì per partecipare alla festa in maschera in cui incontrò Lucina.
La battaglia di Romeo
Il 21 giugno 1511 le truppe imperiali, impegnate a saccheggiare i paesi friulani, vennero sorprese dall’esercito della Serenissima a cui apparteneva il capitano Luigi Da Porto.
Fu un vero e proprio castigo: i 400 imperiali vennero tutti uccisi mentre i veneziani ebbero solo una decina di caduti.
Tra questi c’era Luigi, ferito alla spina dorsale da una spada nonostante fosse in armatura.
Il povero Luigi venne salvato in extremis, ma per le sue condizioni dovette presto essere trasferito a Venezia, dando l’addio alla sua carriera militare, al Friuli e a Lucina.
Manzano – Palmanova: itinerario 9
La battaglia di Romeo
Il 21 giugno 1511 le truppe imperiali, impegnate a saccheggiare i paesi friulani, vennero sorprese dall’esercito della Serenissima a cui apparteneva il capitano Luigi Da Porto.
Fu un vero e proprio castigo: i 400 imperiali vennero tutti uccisi mentre i veneziani ebbero solo una decina di caduti.
Tra questi c’era Luigi, ferito alla spina dorsale da una spada nonostante fosse in armatura.
Il povero Luigi venne salvato in extremis, ma per le sue condizioni dovette presto essere trasferito a Venezia, dando l’addio alla sua carriera militare, al Friuli e a Lucina.
La battaglia di Romeo
Il 21 giugno 1511 le truppe imperiali, impegnate a saccheggiare i paesi friulani, vennero sorprese dall’esercito della Serenissima a cui apparteneva il capitano Luigi Da Porto.
Fu un vero e proprio castigo: i 400 imperiali vennero tutti uccisi mentre i veneziani ebbero solo una decina di caduti.
Tra questi c’era Luigi, ferito alla spina dorsale da una spada nonostante fosse in armatura.
Il povero Luigi venne salvato in extremis, ma per le sue condizioni dovette presto essere trasferito a Venezia, dando l’addio alla sua carriera militare, al Friuli e a Lucina.
Palmanova – Gradisca d’Isonzo: itinerario 10
La battaglia di Romeo
Il 21 giugno 1511 le truppe imperiali, impegnate a saccheggiare i paesi friulani, vennero sorprese dall’esercito della Serenissima a cui apparteneva il capitano Luigi Da Porto.
Fu un vero e proprio castigo: i 400 imperiali vennero tutti uccisi mentre i veneziani ebbero solo una decina di caduti.
Tra questi c’era Luigi, ferito alla spina dorsale da una spada nonostante fosse in armatura.
Il povero Luigi venne salvato in extremis, ma per le sue condizioni dovette presto essere trasferito a Venezia, dando l’addio alla sua carriera militare, al Friuli e a Lucina.
“La prigion d’Amore”
Nella parte meridionale della fortezza veneziana, dal marzo al giugno 1511 fu di stanza il capitano Luigi Da Porto, alias “Romeo”, con i suoi cinquanta balestrieri a cavallo.
Nella novella che dedicò a Lucina, Luigi descrisse se stesso mentre cavalcava da Gradisca a Udine (“forse d’Amore sospinto”).
Un suo arciere veronese lo vide tutto triste e, per dimostrargli quanto “lo star molto nella prigion d’Amore si disdica”, gli raccontò la storia di Giulietta e Romeo.
Gradisca d’Isonzo – Grado: itinerario 11
“La prigion d’Amore”
Nella parte meridionale della fortezza veneziana, dal marzo al giugno 1511 fu di stanza il capitano Luigi Da Porto, alias “Romeo”, con i suoi cinquanta balestrieri a cavallo.
Nella novella che dedicò a Lucina, Luigi descrisse se stesso mentre cavalcava da Gradisca a Udine (“forse d’Amore sospinto”).
Un suo arciere veronese lo vide tutto triste e, per dimostrargli quanto “lo star molto nella prigion d’Amore si disdica”, gli raccontò la storia di Giulietta e Romeo.
La prima Venezia
Grado ha avuto una grande importanza storica nella laguna, un rifugio prima e un presidio di Venezia dopo.
La città ebbe un ruolo di prim’ordine prima del trasferimento a Venezia della sua residenza patriarcale nel 1462, e presenta una forte analogia costruttiva e formale del suo nucleo originario con Venezia.
Di fronte alla laguna la villa Savorgnan, costruita nel ‘600 al Belvedere di Grado, era collegata ai possedimenti della potente famiglia Savorgnan.
Grado – Marano Lagunare: itinerario 12
La prima Venezia
Grado ha avuto una grande importanza storica nella laguna, un rifugio prima e un presidio di Venezia dopo.
La città ebbe un ruolo di prim’ordine prima del trasferimento a Venezia della sua residenza patriarcale nel 1462, e presenta una forte analogia costruttiva e formale del suo nucleo originario con Venezia.
Di fronte alla laguna la villa Savorgnan, costruita nel ‘600 al Belvedere di Grado, era collegata ai possedimenti della potente famiglia Savorgnan.
Il controllo della laguna
Marano è un luogo con molti edifici risalenti al periodo in cui fu scritta la storia di Giulietta e Romeo.
Era di grande importanza militare ed era circondata da un sistema di mura difensive per il controllo degli ingressi nella laguna. Venezia la perse nel 1513 a causa di un sacerdote che aprì le porte agli imperiali, e a nulla valsero gli assedi per tentare di riprenderla.
Visitarla è un’occasione per scoprire anche le bellezze della laguna attraverso le vie d’acqua verso Grado e Lignano.
Marano Lagunare –
Ariis di Rivignano Teor: itinerario 13
Il controllo della laguna
Marano è un luogo con molti edifici risalenti al periodo in cui fu scritta la storia di Giulietta e Romeo.
Era di grande importanza militare ed era circondata da un sistema di mura difensive per il controllo degli ingressi nella laguna. Venezia la perse nel 1513 a causa di un sacerdote che aprì le porte agli imperiali, e a nulla valsero gli assedi per tentare di riprenderla.
Visitarla è un’occasione per scoprire anche le bellezze della laguna attraverso le vie d’acqua verso Grado e Lignano.
La dimora di Maria Savorgnan
La villa un tempo era un castello fortificato e lì il grande Tristano Savorgnan, avo sia di Luigi che di Lucina, resistette per un mese all’assedio dell’Imperatore in persona nel 1413, fino a farlo ritirare.
Nel ‘500 il castello era in comproprietà tra Girolamo e Maria Savorgnan, madre di Lucina. Girolamo preferiva dedicarsi alla rocca di Osoppo, infatti nel 1515 lasciò la sua parte di Ariis a Maria.
Maria condusse di persona la difesa di Ariis da un attacco imperiale quello stesso anno. Lucina e i suoi fratelli minori trascorsero qui senza dubbio molti momenti della loro giovinezza.
Nella primavera del 1511, dopo il terremoto e con l’infuriare della peste a Udine, tanti lasciarono la città per rifugiarsi in campagna.
È probabile quindi che Lucina e Luigi si incontrassero spesso qui, in sicurezza.
Ariis di Rivignano Teor –
Lignano Sabbiadoro:
itinerario 14
La dimora di Maria Savorgnan
La villa un tempo era un castello fortificato e lì il grande Tristano Savorgnan, avo sia di Luigi che di Lucina, resistette per un mese all’assedio dell’Imperatore in persona nel 1413, fino a farlo ritirare.
Nel ‘500 il castello era in comproprietà tra Girolamo e Maria Savorgnan, madre di Lucina. Girolamo preferiva dedicarsi alla rocca di Osoppo, infatti nel 1515 lasciò la sua parte di Ariis a Maria.
Maria condusse di persona la difesa di Ariis da un attacco imperiale quello stesso anno. Lucina e i suoi fratelli minori trascorsero qui senza dubbio molti momenti della loro giovinezza.
Nella primavera del 1511, dopo il terremoto e con l’infuriare della peste a Udine, tanti lasciarono la città per rifugiarsi in campagna.
È probabile quindi che Lucina e Luigi si incontrassero spesso qui, in sicurezza.
Lignano Sabbiadoro – Bibione:
itinerario 15
Una porta del cuore
Nel Percorso dell’Amore, questo luogo diventa il punto di passaggio da e verso il Veneto, una “porta del cuore”, che conserva alcuni gioielli del rinascimento, incastonati nella pineta di Lignano Sabbiadoro.
Alla scoperta dell’antica via d’acqua
Bibione, nel Percorso dell’Amore, è il collegamento tra il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Segue la vecchia via d’acqua della Serenissima, la Litoranea Veneta, che arriva fino a Venezia.
Da Bibione parte la ciclolitoranea veneta che segue la costa fino a Venezia e ci invita a scoprire le bellezze della laguna.