Il percorso
dell’Amore
Viaggio nella storia d’amore
di Giulietta & Romeo.
Tarvisio
Un luogo del cuore che ci accoglie
Tarvisio è la porta d’ingresso del Percorso dell’Amore e contemporaneamente il punto di passaggio che segna, a pochi chilometri di distanza, la fine della storia, con l’uccisione a Villacco nel 1512 del protagonista della rivolta popolare urbana e contadina, Antonio Savorgnan, a cui seguirà la riconciliazione con il matrimonio tra i casati Savorgnan Del Monte e Del Torre, voluta dalla Serenissima.
Infopoint
Desideri avere informazioni sul Comune in cui ti trovi? Vieni a trovarci e sapremo consigliarti al meglio i nostri punti di interesse, eventi o attività che Tarvisio ha da offrirti.
Contatti
Via Roma, 14 • 33018 Tarvisio (UD)
Tel. +39 0428 2135 • Fax +39 0428 2972
info.tarvisio@promoturismo.fvg.it
Unicità del territorio
Scopri le unicità di prodotti e servizi che rendono speciale il territorio di Tarvisio. Le sue montagne e attrazioni da visitare e vivere tutto l’anno.
Mappa
Nella mappa la posizione dei luoghi del periodo, i punti di interesse, storici e naturalistici, che renderanno unica la tua esperienza nel territorio.
Luoghi del periodo
I luoghi di Tarvisio e del suo territorio, del periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento, che fanno da sfondo alla storia d’amore di Giulietta e Romeo.
Punti di interesse
Scopri le origini, la storia di Tarvisio e del suo territorio, i suoi punti di interesse storico e naturalistici. Un percorso culturale, per scoprire luoghi e fatti incredibili ed avvincenti
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Unicità del territorio
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Luoghi del periodo
I luoghi di Lignano Sabbiadoro e del suo territorio, del periodo tra il Quattrocento e il Cinquecento, che fanno da sfondo alla storia d’amore di Giulietta e Romeo.
Punti di interesse
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Tarvisio
Tarvisio, crocevia della Valcanale, era già nota ai Romani.
Il suo territorio è ricco di testimonianze storiche di ogni epoca.
Città di passaggio, circondata dalle dolci Alpi Giulie, Tarvisio racchiude in sé tutta la ricchezza che deriva dalla sua posizione di crocevia di tre culture. La sua singolare posizione a cavallo di tre confini l’ha portata a sviluppare anche un’architettura le cui particolari caratteristiche sono un unicum che ha fortemente tipizzato l’intera Valcanale. Diversi sono i palazzi signorili, nei quali si possono facilmente riconoscere lo stile carinziano di facciate e comignoli e l’influenza dell’architettura veneziana rinascimentale.
A partire dal XV secolo vi fiorì l’industria del ferro. Nello stesso periodo tra il 1478 e il 1492 Tarvisio subì saccheggi da parte dei Turchi.
Luoghi del periodo
Villacco
27 maggio 1512, Villacco
La congiura e l’uccisione di Antonio Savorgan a Villacco
Luogo dove il 27 maggio 1512 il protagonista della rivolta popolare urbana e contadina, Antonio Savorgnan, è stato ucciso. Rifugiatosi a Villacco pensando di essere protetto e di sfuggire dalla condanna veneziana, per mano di alcuni castellani friulani, tra cui Gian Enrico Spilimbergo, Girolamo di Colloredo e Gian Giorgio di Zoppola viene aggredito, presso il Duomo di San Giacomo a Villaco in Austria, e ucciso nel vicino cimitero di San Martino.
Cinta muraria e torri
1399 -1445, Tarvisio
Cinte murarie e torri fortezza contro le minacce ottomane
Tra i tesori che raccontano questa terra di passaggio sono i resti della cinta muraria e le torri di impianto medievale dell’antica fortificazione cittadina, eretta a difesa della minaccia veneziana, e trasformate a partire dalla metà del XV secolo in una Chiesa-fortezza a difesa dal pericolo ottomano. Sul retro dell’attuale chiesa, oggi dedicata ai Santi Pietro e Paolo, si possono scorgere all’esterno alcune lapidi romane, che da duemila anni testimoniano la posizione strategica del luogo. La chiesa venne fondata nel 1399 e rimaneggiata nel 1445 nello stile giunto fino ai giorni nostri.
Bellissimi sono gli affreschi rinascimentali, gli altari barocchi, stalli lignei, pietre tombali e il pulpito. La facciata della chiesa si distingue per il vistoso affresco di San Cristoforo, protettore dei viandanti, con sotto un porticato a tre arcate e di lato un campanile quadrato con orologio Seicentesco e cupola a forma di cipolla.
Chiesa di Fusine
1462 – 1463, Fusine
Affreschi interni ed esterni rinascimentali
L’edificio dedicato a San Nicolò, fu edificato tra il 1462 e il 1463 e fu dichiarato parrocchiale nel 1500. Di interesse del periodo sono gli affreschi esterni e gli interni con volte a tutto sesto, la volta semisferica, e loggia dell’organo in marmo scolpito.
Palazzo del Maestro delle Foreste
1516, Fusine
Elementi con ritmi architettonici rinascimentali
Edificato per volere dei vescovi di Bamberga, divenne sede del Maestro delle Foreste, e reinventato nel 1843, innalzandolo di un piano. Fu aggiunto anche l’attuale portale d’ingresso: venne reso più imponente da una serie di interventi (come l’aggiunta di stipiti e timpani), che rappresentano un chiaro riferimento al Rinascimento italiano.
Il Palazzo Veneziano
1569, Malborghetto
Dettagli rinascimentali veneziani, loggiati e decori in pietra
E’ un edificio della fine cinquecento con un bel portone di pietra e il loggiato nel retro. Esso rappresenta un esempio di casa borgese costruita nel 1569 da una delle famiglie più importanti del borgo: la famiglia Pauli, originaria di Gemona del Friuli. Fu coinvolta dalle vicende della Guerra di Gradisca (1615-18).
La miniera di Raibi
1456, Cave del Predil
Il Parco Internazionale e monumento alla memoria del lavoro operaio
La miniera a Cave del Predil è stata per secoli una delle più importanti miniere europee di piombo e zinco. Nel 1456 il vescovo di Bamberga concesse ad Osvaldo Raibl il diritto di scavo del giacimento. Per molti secoli la miniera venne gestita dalla famiglia Rechbach. Nel 1759 Raibl entrò a far parte dei possedimenti degli Asburgo. Chiusa nel 1990, oggi è diventata il Parco internazionale geominerario di Raibl, monumento alla memoria del lavoro operaio e meta turistica e didattica.
Il Santuario dl Monte Lussari
1360-1500, Tarvisio
Un’antica meta per tre popoli
Il monte lussari, con il suo santuario è meta di pellegrinaggi dei tre popoli. Secondo un’antica tradizione, il santuario ebbe origine nel 1360 in seguito a una serie di fatti miracolosi. L’edificio attuale è il risultato di ricostruzioni e ampliamenti di un edificio del XVI secolo, databili nella seconda metà del 1500. Il santuario è raggiungibile a piedi, attraverso il suggestivo Sentiero del Pellegrino che si snoda tra i boschi della foresta di Tarvisio o via teleferica.
Tarvisio comprende quattro frazioni: Caporosso, Cave del Predil, Coccau, Fusine. Un clima fresco d’estate e nevoso d’inverno. Attrattivo tutto l’anno.
Punti di interesse
Panchina G&R
2021, Tarvisio
Un luogo del cuore che ci accoglie
Tarvisio è la porta d’ingresso del Percorso dell’Amore e contemporaneamente il punto di passaggio che segna, a pochi chilometri di distanza, la fine della storia, con l’uccisione a Villacco nel 1512 del protagonista della rivolta popolare urbana e contadina, Antonio Savorgnan, a cui seguirà la riconciliazione con il matrimonio tra i casati Savorgnan Del Monte e Torre, voluta dalla Serenissima.
Foresta di Tarvisio
Tarvisio
La maestosa foresta di alberi e “risonanze”
E’ considerata la più grande foresta d’Italia. Ventiquattromila ettari, di cui due terzi, ricoperti da bosco produttivo ed usata come fonte di legname dalla Serenissima.
La foresta è attraversata dal fiume Fella, che raggiunge i confini nazionali per congiungersi ad Austria e Slovenia. Ha una storia millenaria e rappresenta una delle aree naturalistiche più preziose d’Italia.E’ posta nei territori dei comuni di Tarvisio, Malborghetto-Valbruna e Pontebba, Il bosco montano è caratterizzato dalle faggete, pinete e abetaie popolate dall’abete bianco e da quello rosso: quest’ultimo cresce in pochi luoghi, tra cui appunto la Foresta di Tarvisio, ed è chiamato “abete di risonanza”, perché da esso viene ricavato il legno per la costruzione di strumenti musicali a corda di alta qualità. Per quanto riguarda la fauna, si trovano: la lepre alpina, la pernice bianca, il francolino di monte, il gallo forcello ed il gallo cedrone, quest’ultimo assunto a simbolo della Foresta, l’aquila reale e, di passaggio, il grifone. Tra i grandi mammiferi abitano i boschi l’orso bruno, il cervo, il capriolo, e, più in quota, il camoscio e lo stambecco.
I laghi di Fusine
Fusine, Tarvisio
Silenziosi riflessi meditativi
Sui laghi di Fusine domina il gruppo del monte Mangart, imponente e statuario. Intorno abeti rossi, bianchi e faggi. E una fauna, composta da uccelli migratori d’estate, cervi, caprioli e camosci, tutti animali in cui ci si imbatte. I laghi sono di origine glaciale e collegati tra di loro, in maniera sotterranea: fanno da compendio ad un panorama da cartolina.
© Archivio Consorzio Promozione Turistica del Tarvisiano, di Sella Nevea e di Passo Pramollo.
Foto di Nicola Brollo, Daniel Fischer e Claudio Costerni.